Claas: la virtù dell’efficienza

Progettata e sviluppata per offrire il miglior rapporto possibile tra prestazioni e costi operativi, la serie “Axion 800” di Claas assicura un ottimale connubio tra efficienza e funzionalità attraverso soluzioni tecniche diversificate in funzione delle differenti necessità applicative.

L’agricoltura estensiva viaggia sempre più velocemente verso l’industrializzazione delle attività. In Italia e, più in generale, in tutto il Mondo, le aree produttive si stanno in effetti progressivamente integrando tra loro, dando vita a strutture organizzazioni sempre più ampie e strutturate in grado di meglio ammortizzare i costi produttivi e, allo stesso tempo, di proporsi sul mercato con un maggior peso commerciale. Una tendenza quest’ultima destinata peraltro a continuare anche nel medio e nel lungo periodo, soprattutto alla luce delle previsioni di sviluppo del genere umano che danno per certo entro il 2050 il raggiungimento dei nove miliardi di abitanti sul Pianeta. Virus permettendo. In tale ottica, diventa prioritario per le aziende agricole e le organizzazioni operanti in conto terzi potersi giovare di trattori sempre più potenti e performanti, capaci quindi di far lavorare attrezzature sempre più impegnative in un’ottica di massimizzazione della produttività oraria, ma senza che ciò vada a incidere negativamente sui costi operativi che, secondo le più recenti analisi, vedono i consumi di carburante rappresentare la quota maggiore.

Una duplice esigenza, innalzamento delle produzioni e riduzione delle spese, che non a caso è proprio il focus progettuale attorno a cui i tecnici Claas hanno sviluppato la serie “Axion 800”, sei modelli di media-alta potenza in grado di affrontare con successo la maggior parte delle esigenze applicative in ambito europeo, dalle lavorazioni pesanti in campo aperto, alle attività di irrorazione su ampie superfici, fino al trasporto su strada. Ciò grazie, in particolare, all’ottimale connubio tra prestazioni e polifunzionalità indotto da passi contenuti entro i tre metri e a pesi inferiori alle dieci tonnellate, parametri che giocano a favore delle doti di multifunzionalità, ulteriormente enfatizzate dalla possibilità di equipaggiare i trattori con una trasmissione a variazione continua di derivazione Zf realizzata mediante l’abbinamento di una componente idrostatica con quattro gamme meccaniche pilotate in automatico.

Tale soluzione, da una parte, permette agli “Axion 800 Cmatic” di raggiungere su strada, laddove permesso dal Codice, i 50 chilometri l’ora al regime motore di soli mille 600 giri, mentre dall’altra assicura la possibilità di sganciare il legame normalmente in essere fra regime motore, velocità di marcia e carico, in modo tale da ottimizzare tali parametri in un’ottica di massimizzazione delle prestazioni, senza che ciò penalizzi in alcun modo i consumi. Nel caso i trattori siano invece chiamati a operare spesso a pieno regime c’è poi la possibilità di equipaggiarli con trasmissioni “Hexashift”, a esclusione del top di gamma “Axion 870” disponibile solo con cambio “Cmatic”, di fatto gruppi realizzati sulla base di quattro gamme robotizzate e di sei marce powershift che nel loro insieme mettono a disposizione 24 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, con questi ultimi innestabili sottocarico grazie all’inversore elettroidraulico “Revershift” programmabile nelle sue risposte funzionali.

A semplificare ulteriormente la gestione della trasmissione è poi orientato il sistema “Hexactiv” che trasforma il gruppo in un cambio automatico a due modalità di lavoro. Nella prima, dedicata alle lavorazioni in campo, le sei marce sono gestite automaticamente da una centralina elettronica che innesta automaticamente o sulla base del regime motore impostato dall’operatore il miglior rapporto possibile in funzione dell’attività svolta, mentre nella seconda, più mirata alle operazioni di trasporto su strada, oltre ai rapporti sono controllate in automatico anche le gamme grazie all’automatismo “Hexactiv”, soluzione che rende così il gruppo una vera e propria trasmissione full powershift.

Comune alle versioni “Cmatic” e “Hexashift” invece la presenza di robusti telai di acciaio, progettati per garantire una ripartizione dei pesi perfettamente equivalente tra avantreno e retrotreno, sui quali sono installate motorizzazioni di produzione Fpt Industrial che nel corso del 2020 saranno omologate stage 5 mediante l’affiancamento un sistema scr di seconda generazione con di un filtro catalitico doc, senza quindi alcun ricorso a impianti egr. Le unità, a sei cilindri e da sei litri e sette di cubatura, mettono a disposizione un range di potenze massime che spazia dai 205 cavalli del modello d’attacco “Axion 800” ai 280 cavalli della versione più prestazionale “Axion 870”, valore quest’ultimo che può elevarsi di ulteriori 15 cavalli grazie al sistema “Cpm”, acronimo di “Claas Power Management”, che mette a disposizione un surplus di potenza quando il top di gamma ”Axion 870” opera alla presa di forza, è impegnato in applicazioni che prevedono l’utilizzo dell’impianto idraulico o traina su strada.

Così strutturato, il gruppo di motopropulsione è quindi in grado di modulare l’erogazione della potenza in base allo stato funzionale della macchina, rendendo disponibili le massime prestazioni quando necessario, ma privilegiando il contenimento dei consumi quando possibile, obiettivo cui guardano alimentazioni common rail operanti a mille 800 bar, distribuzioni a quattro valvole per cilindro, turbocompressori asserviti da impianti intercooler e sistemi di raffreddamento a controllo elettronico, denominati “Visctronic”, che forniscono esclusivamente il flusso d’aria necessario a ogni elemento radiante, così da contenere gli assorbimenti energetici.

A quest’ultimo obiettivo guarda anche la presenza di un sistema di gestione meccanica della presa di forza anteriore, inseribile solo nel momento in cui gli operatori hanno la reale necessità di movimentare le attrezzature frontali, mentre alla movimentazione delle attrezzature, anche quelle più impegnative in termini di assorbimenti idraulici, è preposto un impianto load sensing da 110 litri di olio al minuto, elevabili a 150 litri in via opzionale, che alimenta fino a sette distributori ausiliari, una presa di forza a due velocità di lavoro, 540 e mille giri con modalità eco, un sollevatore posteriore da dieci mila e 200 chili di portata massima e un analogo gruppo anteriore opzionale da cinque mila e 800 chili di capacità.

La funzionalità si fa in tre

La serie “Axion 800” è offerta sia con la trasmissione powershift “Hexashift” sia con il cambio a variazione continua “Cmatic”, una differenziazione che in termini di allestimenti si affianca alla possibilità di scegliere tra le tre versioni “Cis”, “Cis+” e “Cebis”. Razionali e di immediato approccio i primi due allestimenti che, pur realizzando elevati standard di automazione, rendono il controllo delle macchine tradizionale e diretto da parte di chi siede ai comandi. La versione di base “Cis” si abbina in effetti solo con la trasmissione “Hexashift” e propone distributori idraulici a controllo meccanico e display monocromatici, mentre la versione “Cis+” può abbinarsi anche alla trasmissione “Cmatic” proponendo distributori a controllo elettronico e un display a colori da sette pollici.

Entrambi gli allestimenti prevedono inoltre braccioli multifunzione con leva “ElectroPilot” per la gestione del sistema idraulico e il gruppo “DriveStick” per il controllo della trasmissione. Riservata invece al sistema “Cebis” la leva multifunzione “Cmotion” azionabile con sole tre dita, soluzione che permette la gestione diretta di tutte le funzioni di bordo attraverso un monitor touchscreen da 12 pollici che funge anche da interfaccia per il controllo delle attrezzature via isobus e per la programmazione delle funzionalità automatiche “Csm”, acronimo di “Claas Sequence Management”, orientate alla gestione delle manovre di fine campo.

Comfort di classe superiore

I campo aperto “Axion 800” di Claas sono equipaggiati con cabine ad alta visibilità mutuate dai trattori convenzionali top di gamma “Axion 900”, vani dunque sospesi su quattro ammortizzatori idromeccanici registrabili che assicurano il più totale isolamento dal carro e l’assorbimento delle vibrazioni in ogni condizione di lavoro. Ciò garantisce agli operatori un elevato comfort indipendentemente dall’attività svolta, obiettivo cui guarda anche la presenza di un sedile a sospensione pneumatica, di un impianto di climatizzazione integrale e di una consolle integrante tutti i comandi dei principali gruppi funzionali che di fatto permette agli utenti di lavorare avendo sempre sotto controllo i più importanti parametri operativi.

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